Come prolungare la durata della tua batteria

Questo articolo è strutturato nel seguente modo:

    Quando si ricarica una batteria all’esterno del veicolo o dell’applicazione, la procedura corretta può fare la differenza. Per ottenere il meglio dalla tua batteria VARTA, bisogna adottare alcuni accorgimenti.

     

    1. Scollegare i cavi

    Questo è molto importante: Scollegare dapprima il cavo collegato al polo negativo! Questo evita la formazione di un cortocircuito tra il polo positivo e la massa. Scollegare quindi il cavo rosso dal polo positivo.

     

    1. Controllare lo stato della batteria

     

    Se si tratta di una batteria al piombo acido non considerata esente da manutenzione, affidarsi ad un’officina autorizzata. Non controllare da soli il livello dell’elettrolito. Le batterie esenti da manutenzione, quali VARTA AGM, EFB e SLI solitamente non necessitano di alcun controllo del livello dell’acido. Limitarsi ad eliminare l’eventuale sporcizia dai tubi di sfiato.

     

    1. Avviare la ricarica

    Se è necessario rimuovere la batteria dall’auto per caricarla, è importante mantenerla in posizione verticale durante il processo. Se la batteria può rimanere sul veicolo, disinserire tutti gli utilizzatori elettrici prima di collegare il caricatore. Assicurarsi anche di collegare il caricatore alla batteria prima che alla rete. Iniziare fissando il cavo rosso al polo positivo della batteria, quindi collegare il cavo nero al polo negativo.

     

    1. Fermare la ricarica

    Quando il caricatore indica che la batteria è completamente carica, spegnere il caricatore prima di scollegare i cavi dalla batteria. Tornando al veicolo, occorre collegare prima il cavo rosso al polo positivo e poi quello nero al polo negativo.

     

    Veicoli con funzione Start-Stop

    Per la ricarica di una batteria AGM o EFB i principi sono gli stessi. È tuttavia importante utilizzare il dispositivo e il metodo di ricarica giusti adatti alla specifica tecnologia. Ad esempio, alcuni caricatori prevedono una modalità speciale per la ricarica delle batterie al gel che non è compatibile con la tecnologia AGM. In ogni caso, fare riferimento alle informazioni riportate nelle istruzioni operative.

     

    Il tempo ideale per ricaricare una batteria.

    La ricarica di una batteria richiede tempo. Di solito un periodo compreso tra 12 e 24 ore è un tempo di ricarica sufficiente. Ad esempio, una normale batteria da 70 Ah ha bisogno di circa 15 ore per la ricarica completa con un caricatore da 5 A. Una breve carica di due ore ricarica la batteria soltanto al 15%. Questo è sufficiente per un rapido avvio, ma non ricarica completamente la batteria. Per calcolare il tempo di ricarica totale di una batteria, dividere l’amperaggio (Ah) della batteria per la ricarica nominale del caricatore (A). Aggiungere quindi un tempo aggiuntivo di circa il 10% per completare la ricarica della batteria.

     

    I pericoli della ricarica di mantenimento.

    Quando si usa un caricatore automatico, questo indica quando la batteria è completamente carica. La maggior parte dei caricatori automatici presenta anche una modalità denominata ricarica di mantenimento. La ricarica di mantenimento consiste nel continuare a caricare la batteria dopo che questa è completamente carica al fine di compensare l’autoscarica alla quale è esposta la batteria. La batteria al piombo acido è un sistema elettrochimico, che non si disinserisce mai completamente, per cui alcune reazioni secondarie possono causare l’autoscarica.

    La modalità della ricarica di mantenimento deve essere usata soltanto per brevi periodi di tempo, in quanto era stata originariamente prevista per compensare l’autoscarica naturale della batteria. Alcuni caricatori, durante la ricarica di mantenimento potrebbero caricare un numero di Ah superiore a quelli necessari per compensare l’autoscarica. Le reazioni all’interno di una batteria al piombo acido possono causare un’anomalia precoce.

    Per garantire una lunga durata della batteria, evitare una ricarica di mantenimento prolungata. Se possibile, limitare il tempo di ricarica di mantenimento con le corrispondenti impostazioni del caricatore. Se si prevede che una batteria rimarrà inutilizzata a lungo, è preferibile effettuare una ricarica completa prima di immagazzinarla e controllarne l’OCV (tensione a circuito aperto) con regolarità (almeno ogni 3 mesi). Se necessario, ricaricarla (almeno a 12,4 V).

    Adottando questi semplici accorgimenti, potrai sfruttare al meglio le potenzialità della tua batteria e potrai farne affidamento per un lungo periodo.